HomeBiografiaGli anni Novanta
20 Gli anni Novanta

Nel 1990 uscì il video Lifestyle Of The Ramones, che comprende tutti i loro video, compresa la versione integrale di "Psycotherapy", ed un'intervista curata da George Seminara. Successivamente, uscirono anche le compilation "All The Stuff (And More)" Volume 1 e Volume 2, che raccolgono i primi quattro LP della band, oltre ad alcune demo e brani live.

La popolarità del gruppo tra i fans è intatta e molti gruppi, vecchi e nuovi, iniziano a tributare loro manifestazioni di stima: i Soundgarden chiesero a Johnny di presentarli in una memorabile serata al Madison Square Garden di New York con i Guns 'n' Roses; i Motörhead dedicarono addirittura ai Ramones una canzone; disse Lemmy Kilmister in un'intervista:

Ci siamo conosciuti nel 1977 durante un loro tour in Inghilterra. Con Joey e Dee Dee è nata subito l'amicizia. Nel 1990 scrissi anche una canzone su di loro, "R.A.M.O.N.E.S.", pubblicata nell'album "1916".
L'omaggio piacque molto alla band. Per Joey fu il più grande degli onori:

L'equivalente di John Lennon che scrive una canzone per noi.
Nel corso del 1991 venne pubblicato anche il primo dei tantissimi tributi ai Ramones, quel Gabba Gabba Hey che contiene pezzi bellissimi come "Howling At The Moon (Sha-La-La)" eseguito dai Buglamp, o "She's A Sensation" eseguito dai D.I., od ancora "Suzy Is A Headbanger" delle L7, per finire con la velocissima "Rockaway Beach" di Mojo Nixon, forse ancora più "tirata" di quella che ci siamo abituati ad ascoltare ai concerti dei Ramones!

Sempre nel 1991 viene pubblicato il secondo album dal vivo, Loco Live, registrato durante il tour europeo. Come omaggio a Sergio Leone, ad Ennio Morricone ed agli spaghetti-western in generale, il concerto inizia con "Il Buono, il Brutto e il Cattivo", colonna sonora dell'omonimo film.

Il live esce con una doppia versione, sia per quanto riguarda la veste grafica, sia per quanto riguarda il contenuto; nella versione europea sono presenti, tra le altre, le canzoni "Too Tough To Die", "Don't Bust My Chops", "Palisades Park" e 2Love Kills2, che spariscono nella versione per il mercato americano e giapponese, venendo sostituite da "I Just Want To Have Something To Do", "Havana Affair" e "I Don't Want To Go Down To The Basement". Questa seconda versione si fa apprezzare maggiormente anche per il fatto che è presente la canzone "Carbona Not Glue" non menzionata in alcuna parte e nascosta all'inizio di "Judy Is A Punk".

Il secondo album dal vivo è anche l'ultimo disco registrato per la Sire; gli LP successivi verranno incisi per la Radioactive Records, che già nel 1992 pubblicò il nuovo album Mondo Bizarro, il primo in studio senza Dee Dee. Da rilevare che C.J. si dilettò anche come cantante in "Main Man" e "Strength To Endure", composte da Dee Dee e da Daniel Rey, i quali scrissero anche quella che è da molti ritenuta come una delle canzoni non-violente più belle ed armoniose del gruppo, "Poison Heart". Al disco partecipano anche Vernon Reid dei Living Colours e Flo & Eddy, mitico duo americano degli anni Sessanta. Da non dimenticare anche "Takes It As It Comes", una cover dei Doors e "Touring", bellissima ma forse troppo auto-parodia di "Rock 'n' Roll High School". L'album viene considerato un punto di svolta per la grande carica che si sviluppa nel disco ed attorno al gruppo; la presenza di Dee Dee nel giro si fa sentire ed è eloquente; l'ex bassista aveva ritrovato la salute fisica e la tranquillità, aveva smesso di bere e di fare uso di droga, grazie anche all'aiuto di Marky e di Johnny. Anche la nuova manager Andrea Starr sottolineò la positività del momento:

Adesso c'è un'eccitazione generale che prima non c'era. Sono molto più vicini tra loro, è come un matrimonio tra quattro persone; C.J. è l'ultimo arrivato ed ha catturato l'essenza dello spirito di Dee Dee, canta come lui ed un po' gli assomiglia.
Nel 1992 la rivista musicale "Spin" ha classificato i Ramones (The Fast Four) al secondo posto assoluto della speciale classifica delle cinquanta migliori rock 'n' roll band di tutti i tempi, secondi solo ai Beatles (The Fab Four) e davanti a ‘mostri sacri’ come Led Zeppelin, Bob Marley And The Wailers e Rolling Stones. Bella è la motivazione della rivista: «il punk esiste a causa della falsa assunzione secondo la quale i Ramones possono essere imitati». Lo spirito della band è ben riassunto da Deryck Whibley dei Sum-41, secondo il quale il loro genio consiste nel fatto di dire in due minuti quello che la maggior parte dei gruppi dice in cinque minuti; si ascolta una delle loro canzoni e sembra di conoscerla da sempre. E Bob Guccione in persona, l'editore della rivista, arrivò a dire:

I Ramones hanno veramente inventato il punk, anche se i Sex Pistols ne hanno catalizzato l'immagine. Sono per il punk quello che i Grateful Dead sono per i Sixties.
Sull'onda di questi riconoscimenti ed attestati di stima, il gruppo inziò la realizzazione di un'iniziativa che progettava da tempo, vale a dire un intero LP di cover; l'album
Acid Eaters uscì nel 1993 con le scelte più disparate: Who, Bob Dylan, Jefferson Airplane, Rolling Stones e la bellissima "Surf City" dei Beach Boys; da notare che nella versione giapponese del disco è presente anche "Surfin' Safari", sempre dei Beach Boys, come bonus track.