10. Gli album 'Leave Home' e 'Rocket To Russia'
Al ritorno dall'Inghilterra, i Ramones iniziano un breve tour sulla costa occidentale degli Stati Uniti, al termine del quale iniziano le registrazioni del secondo album ai Sundragon Studio. All'epoca, Johnny dichiarò che il nuovo album si sarebbe distinto per i suoni più grintosi e duri, ma per i testi più morbidi. La produzione del secondo album era affidata a Tommy ed a Tony Bongiovi, secondo il quale si sarebbe trattato o di una delle migliori cose mai fatte sino ad allora, o di un flop clamoroso; si trattava di un vero e proprio 'muro del suono spaventoso'! La supevisione era affidata ad Ed Stasium: Ero stato a lavorare in Canada per dieci mesi e non avevo mai sentito parlare dei Ramones. In quel periodo era tutto musicalmente così piatto ed accomodante: c'era Rumors dei Fleetwood Mac ed Hotel California degli Eagles. Poi andai al CBGB's e fu uno shock. Il nuovo album fu pronto in pochissimo tempo. Ma Leave Home si rivelò un grande album nelle intenzioni, meno nella sostanza; pur contenendo alcuni dei più bei pezzi mai scritti dal gruppo, risulterà piuttosto carente in fase di produzione, colpa forse anche di Tony Bongiovi che poco aveva a che spartire con quel suono così granitico. A testimonianza dell'estrema validità del materiale, è bene ricordare che quando il gruppo propose dal vivo i pezzi contenuti Leave Home, il risultato fu grandioso. Da rilevare che nella prima edizione dell'LP è presente la canzone Carbona Not Glue, fonte di due tipi di problemi: il primo collegato alle solite polemiche di parte della critica per il presunto inno all'uso della 'colla' indirettamente contenuto nel testo. Il secondo, relativo alla possibilità di essere citati in giudizio, dato che 'Carbona' era un marchio registrato (un liquido per pulizie). La canzone fu eliminata e sostituita da Baby Sitter per gli album destinati al mercato europeo e da Sheena Is A Punk Rocker per gli album destinati al mercato statunitense e al resto del mondo. Gli LP con la canzone originaria sono praticamente introvabili ed il suggerimento è chiaro: se doveste incappare in Leave Home, prima versione, contenente Carbona Not Glue, non lasciatevelo scappare! Cristian Foschi, fan di vecchia data, è uno dei pochi fortunati possessori dell'LP in questione (guarda la copertina dell'LP), come pure Pier Paolo Busi. I Ramones si ritagliano uno spazio molto importante nella scena del periodo, il che costringe il gruppo a darsi una veste più professionale; l'attività si fa sempre più intensa e frenetica ed aumenta il tempo passato in viaggio da un posto all'altro, «sempre in furgone», come ha ricordato Eddie Vedder dei Pearl Jam in occasione del discorso di investitura per l'ingresso dei Ramones nella Rock 'n' Roll Hall Of Fame. E' il periodo dei cinque concerti alla settimana di quarantacinque tiratissimi minuti l'uno ed è in questo periodo che si manifesta con maggior fermezza la figura catalizzatrice ed equilibratice di Johnny. Di screzi ce ne sono stati tanti, Dee Dee ricordava ad esempio che Johnny (il 'vecchio' del gruppo) li obbligava ad ascoltare alla radio le partite di baseball, che piacevano solo a lui. Ma durante i ventidue anni in cui hanno suonato, i Ramones sono sempre andati in giro in furgone, non in tour-bus o prendendo aerei separati perché non si potevano sopportare, come fanno tante altre rock star. E questo deve essere giustamente ricordato. Al ritorno da un tour in Inghilterra, nell'agosto del 1977 iniziarono le registrazioni del terzo album, Rocket To Russia, che completa la cosiddetta 'trilogia dei Ramones'. Il terzo album è forse quello più riuscito dal punto di vista tecnico: un grande concentrato di potenza, melodia e divertimento, che consente al gruppo di entrare in classifica negli Stati Uniti. L'album ha tutto per essere considerato un classico sotto ogni punto di vista, con almeno dieci pezzi potenzialmente singoli; c'era solo l'imbarazzo della scelta: da Rockaway Beach a Cretin Hop, fino ad arrivare alla cover di Surfin' Bird, successo dei Trashmen. Ci sono anche alcune novità, come ad esempio qualche assolo di chitarra in più. La critica americana accolse l'album in modo clamoroso. Bill Altman su 'Creem': Pura dinamite, tutto è suberbo. Il miglior album che i Ramones abbiano mai fatto e questo vuol dire tanto, perché credo che saranno poche le band di nuovo rock che andranno oltre il primo album. Dave Marsh su 'Rolling Stone': Il miglior disco americano di rock 'n' roll e forse il più divertente album rock mai fatto. Come recensione non c'era male davvero, ma nonostante questo i Ramones non hanno mai avuto una hit da top ten, neanche quando, qualche anno più tardi, un loro LP venne prodotto da Phil Spector. |