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RAMONES & Punk-rock news


20/03/2006


Pablo Echaurren - Al ritmo dei Ramones

All'auditorium Parco della Musica di Roma, dal 24 maggio al 30 luglio, verranno esposte oltre venti opere recenti di Pablo Echaurren ispirate ai Ramones. Pablo è un acceso fan dei Fast Four, che non perde occasione per tributi in loro onore (per maggiori informazioni, leggete il documento dal titolo Il ramonestormentone di Pablo Ramone). Alleghiamo di seguito il comunicato stampa dell'evento, precisando che Marky Ramone sarà probabilmente presente alla serata inaugurale. Maggiori informazioni verranno fornite prossimamente su questo sito, grazie alla gentile collaborazione di Paolo Di Gaetano (leggete il documento dal titolo Il Fans Club italiano e la fanzine Rockaway Beach).

Pablo Echaurren
Al ritmo dei Ramones
Auditorium - Parco della Musica
Viale de Coubertin 15
Foyer Sinopoli
24 maggio-30 luglio 2006
A cura di Achille Bonito Oliva
Catalogo Skira

La mostra presenta oltre venti opere recenti ispirate alla musica dei Ramones, la band punk che irrompeva trenta anni fa nel mondo del rock, interpretando sogni e tensioni della generazione giovane degli anni '70.
Pablo Echaurren, che in quel decennio aveva vent'anni, ha sempre sentito una forte sintonia con l'espressività dei Ramones, fatta di ritmi aggressivi che accelerano le palpitazioni cardiache con spiazzamenti di crudele ironia, tanto che ancora oggi mentre lavora non può fare a meno di ascoltare la loro musica.
Ma, per Echaurren, non si tratta tanto di una generica simpatia, quanto di una vera e propria consonanza linguistica, evidente nelle ultime tele, che sono la resa pittorica di un certo climax e di precise sonorità.
Del resto l'aspirazione alla totalità dell'espressione estetica è fenomeno antico quanto l'arte. La poesia può includere armonia, dissonanze e onomatopea, la musica talvolta diventa colore e la pittura è in grado di esprimere suoni, rumori e perfino odori, come sostenevano i futuristi.
Nelle tele che Echaurren ha realizzato dopo il 2000 compare un elemento caratterizzante, il dripping, che egli utilizza in modo del tutto originale, non in chiave informale, ma, al contrario, per costruire forme in uno spazio visivo che si pone anche come equivalenza plastica di accordi e ritmi.
Ed ecco che il dripping guidato e indirizzato da Echaurren può comporre forme "a pettine" che rimandano al basso continuo, o dilatarsi in raggiere circolari che richiamano le esplosioni della batteria, o ancora, con l'aiuto del soffio dello stesso autore, espandersi come una voce nella vasta gamma che va dai sussurri alle grida.
I quadri di Pablo Echaurren, dunque, non sono un semplice omaggio ai quattro protagonisti del rock, che pure compaiono in alcune tele con le loro figure inconfondibili, ma rappresentano un dialogo a distanza con un mondo, con un linguaggio acustico capace di parlare al cuore di una generazione. Talvolta un titolo dei Ramones può suggerire un'immagine. Talaltra il contenuto di una canzone è solo un pretesto per dislocarsi altrove. I Ramones furono i primi non solo a tagliarsi i jeans ma a usare un nome collettivo. Si chiamavano con nomignoli da bambini, Joey, Johnny, Tommy, Dee Dee, ma adottavano il cognome comune di Ramones, come fossero membri di una stessa famiglia. Oggi, nel mondo dell'arte, è diffuso l'uso dell'icona di gruppo, dell'anonimato, del nick-name ecc., uso anticipato dai fast four di New York. I quali, come eroi da leggenda, sono quasi tutti morti giovani (tre su quattro).
Oggi la mostra di Pablo Echaurren li ricorda nel trentennale del loro primo LP.

Per ulteriori informazioni:
www.pabloechaurren.com